Monday, March 31, 2008

IL BAROMETRO FATTO DA NOI

Il barometro è lo strumento che serve a misurare la pressione dell'aria, viene anche usato per le previsioni meteorologiche.­Una semplice variazione può dare notizie utili per il tempo dei giorni che verranno nella settimana. Noi, alunni di 4a e 5a abbiamo costruito un barometro fatto con le nostre mani. Non ci vuole così tanto per costruirlo, perciò possono provare tutti con i seguenti oggetti :

- un vasetto in vetro non troppo grande
- un palloncino
- una cannuccia fine da bibite
- dello scotch di carta
- un elastico di gomma
- un foglio bianco

Dopo avere tutte le cose ed essere sicuri di quello che si fa, iniziate a costruire il vostro barometro.

ESECUZIONE :

1- Prendete un palloncino e gonfiatelo, quando è gonfio scoppiatelo con qualcosa di appuntito, come le forbici.

2- Stendete il palloncino sul vasetto in modo che rimbombi come un tamburo.

3- Con un elastico stringete il palloncino sul bordo del vasetto in modo che non scappi.

4- Prendete una cannuccia fine da bibita e con lo scotch di carta attaccate la cannuccia sul palloncino.

5- Sistemate il barometro all'esterno con la cannuccia che punta sul foglio bianco messo dietro al vasetto.

Il vostro barometro é pronto, di sicuro non é come quello dei meteorologi, è sempre un barometro, ma costruito con le proprie mani !!!

Ogni giorno potrete guardare se la cannuccia posta sul barometro si è alzata oppure abbassata. Lasciate un segno sul foglio per verificare le variazioni. Se si alza, vuol dire che la pressione è aumentata, se si abbassa, la pressione è diminuita e il palloncino si gonfia leggermente. Eliana e Jusilda

Vulcano, terremoti e rocce

Venerdì 27 marzo, siamo andati ai giardinetti per fare il vulcano che ho ricevuto in regalo per il mio compleanno, è un gioco con tutto il necessario. Per farlo eruttare abbiamo usato delle sostanze chimiche: come idrogenocarbonato di sodio NaHCO3, l'acido tartarico C6H6O6, della farina, dell'acqua e del colorante alimentare. Dopo aver messo le sostanze chimiche abbiamo preso 30 ml d'acqua e abbiamo aggiunto del colorante rosso. Abbiamo usato delle pipette per aspirare il colorante e metterlo nelle provette, in seguito le abbiamo scaricate nelle bocche del vulcano. Dal cratere è uscita una colata di schiuma rossa. Si vede bene sulla foto!Alla base del vulcano c'è un motorino a cordicella, se lo tiri, simula un terremoto e tutto trema. Nel gioco ci sono pure delle pietre, diceva di lavarle con dell'acqua. Ci sono diversi tipi di pietre: alcune più leggere e altre più pesanti. Diceva di scoprire la differenza tra le pietre. Con una penna si può capire la consistenza raschiando; su alcune pietre dopo aver raschiato si vede un piccolo taglietto e questo solo sulle pietre con dei piccoli buchi, invece sul granito, no. Alcune pietre vanno sul fondo del bichiere (il granito) e alcune restano a galla (pomice e quelle con i buchi perché dentro quei buchi ci sono delle bolle d'aria). Abbiamo visto anche la lava del vulcano Etna solidificata e l'ossidiana che è molto bella perché liscia e brillante.

Filippo e Miryam
ossidiana

SEMER EN CLASSE

1 - Semer dans la terre.






2 - Aplatir avec les mains.




3 - Arroser et mettre le film.

Nous avons semé des agérates, des asters, des zinnias, des gueules de lion et des incarvilléas.

Les graines étaient bien différentes.

Mohammed

Monday, March 17, 2008

Mostra: "Matematica su ruote"




Dopo la visita alla mostra ho imparato che :
  • il cubo si può sviluppare, cioè si può aprire in diversi modi formando una figura piana. Ce ne sono 20.
  • Ci sono diverse regole matematiche per lo sviluppo di un cubo, cioè non tutti gli sviluppi formano un cubo. Le regole sono: 1 -devono esserci 4 quadrati in file e devono esserci 2 quadrati uno sopra e uno sotto e una fila in mezzo. 2 - Devono esserci degli spigoli che hanno tre facce attaccate.
  • Se tagli un cubo in diversi modi trovi sempre una forma geometrica diversa: un rettangolo, un quadrato, un pentagono irregolare ecc.
  • Se metti 2 specchi vicini e metti in mezzo una pallina ne vedrai molte, più inclini gli specchi più palline vedrai.
  • Se metti 1/8 di cubo in mezzo agli specchi , nella posizione giusta si formerà un cubo intero.
  • Se metti una figura solida in un caleidoscopio si riflette tante volte da formare un'altra figura solida composta da una grande quantità di solidi ripetuti e ordinati.

Annie

Monday, March 10, 2008

L'ABACO CON LA PASTA

CON IL PONGO, LE CANNUCCE E LE PASTE ABBIAMO FATTO L'ABACO. UNA CANUCCIA SERVE PER LE DECINE E L'ALTRA PER LE UNITA'. LE PASTE ROSSE SERVONO NELLE DECINE, LE PASTE GIALLE NELLE UNITA'.
MI PIACE L'ABACO CON LE PASTE COLORATE.
MOHAMMED

Al museo archeologico


Venerdì mattina, 29/02/08, io sono andata al museo archeologico di Aosta per un laboratorio di archeologia con le maestre e i compagni. Io ho fatto un vaso d'argilla seguendo le istruzioni di Katia, una reustauratrice. Prima ho modellato la base, poi ho fatto i colombini e li ho messi sulla base e con le dita li ho lisciati. Il colombino è come una salsiccia. Il vaso ha preso forma. Dopo ho fatto il manico con la tecnica della presa a rocchetto. Poi ho fatto delle decorazioni. Con dei bastoncini ho inciso delle figure geometriche: dei puntini, delle righette; ho fatto anche un viso: bocca, occhi e naso. Io non ho decorato con la cordicella impressa e con i pezzettini di argilla applicati, non ho ancora portato il vaso a scuola perché deve essiccare. Gli uomini primitivi facevano cuocere i vasi in un forno a cielo aperto o in un forno a fiamma continua.
Le maestre hanno deciso di non fare cuocere i lavori perché costava tre Euro a pezzo e poi si potevano spaccare.
Io mi sono divertita e mi è piaciuto molto perché era bello fare i vasi. Mi è piaciuto anche fare il testo con la maestra.
Fabjana

AL MUSEO ARCHEOLOGICO PER LAVORARE CON L'ARGILLA

Venerdì 29 febbraio, con i miei compagni sono andata ad Aosta al museo di archeologia.C'era Katia, la restauratrice, che mi ha spiegato cosa dovevo fare. Ho modellato la base di un cestino, ho fatto tre giri di colombini e li ho applicati sulla base e lisciati con le dita. I colombini sono come delle salcicce di argilla. Ho fatto merenda e ho osservato nel museo dei vasetti del periodo della preistoria. Katia, intanto, mi ha aggiustato il vasetto. Ho fatto il manico a rocchetto e con un bastoncino ho bucato in mezzo. Infine ho lasciato essiccare. Non ho messo in forno perché poteva scoppiare e rompersi. Non l'ho portato a scuola perché deve ancora essiccare, però lo prenderà la maestra Annalisa.
Mi sono divertita perché era piacevole lavorare l'argilla con i compagni.

ASMAE

Monday, March 03, 2008

Creare una pianura alluvionale (esperimento)


Occorrente:
un annaffiatoio
acqua
terra con qualche sasso
Come procedere:
riempire l'annaffiatoio e fare una montagnetta di terra con qualche sasso un po' grossoprendere l'annaffiatoio, rovesciare l'acqua sulla montagnetta.

Cosa succede:

la caduta dell'acqua fa diventare la montagnetta più bassa. I detriti più grossi si fermano più in alto e i più fini scendono in basso. Così si spiega l'origine dell'alta pianura e della bassa pianura. La prima è ricca di detriti grossi e permeabili, la seconda ha materiali fini e impermeabili come l'argilla.

Uriel con la maestra