Friday, October 29, 2010

I COLORI DEL BOSCO

In autunno i colori del bosco sono splendidi perché le latifoglie sono sul giallo, arancione e rosso invece le conifere hanno un bel verde acceso .
Se guardate molto attentamente nel versante che va verso Vens, vedete dei bellissimi colori sfumati: verdi sono gli abeti e i pini silvestri, rossi sono i ciliegi e gialli sono i larici e gli aceri.

Sapete un trucco per riconoscere gli alberi in questa stagione?
Basta guardare attentamente il colore.

Fabjana e Carlotta

IL ROSPO IN CLASSE

CI SONO VARI TIPI DI ROSPI, ALCUNI SI TENGONO LE UOVA ATTACCATE AL CULETTO. ALTRI LE FANNO SOTTO L’ACQUA E LE LASCIANO LI SOTTO ABBANDONATE. DOPO UN PO’ CRESCONO I GIRINI. QUANDO SONO SOTTO L’ACQUA HANNO ANCORA LA CODA. MAN MANO CHE DIVENTANO GRANDI LA CODA SPARISCE. POI SALTANO FUORI DALL’ACQUA PERCHE' HANNO IMPARATO A RESPIRARE CON I POLMONI COME NOI.
LE GAMBE POSTERIORI SONO PIU' LUNGHE DI QUELLE ANTERIORI PER SALTARE.
I ROSPI HANNO DELLE MACCHIOLINE SULLA SCHIENA. LA PANCIA E’ PIU’ CHIARA.
GLI OCCHI SONO ARANCIONI CON UNA FESSURA NERA.
IL ROSPO MANGIA LE LIBELLULE, LE FARFALLE, LE MOSCHE, LE ZANZARE, I MOSCERINI, I VERMI, I BRUCHI.
IN INVERNO, IL ROSPO VA IN LETARGO. DORME SOTTO IL FANGO.
Classe seconda

Thursday, October 28, 2010

Corso di nuoto

In questa foto stiamo ascoltando Roberto, il nostro istruttore che ci sta dicendo di fare le prossime sei vasche adorso all'andata e a stile libero al ritorno.
Qui siamo Giulio, Antonio, Remy, Eloè, Amelie ed io che guardiamo Silvana che ci scatta questa foto.
Le mie compagne di classe salvo Margot che ha la cuffia rossa, hanno tutte una faccia buffa.


I più piccoli acoltano il loro maestro.

Uriel

Per riconoscere le foglie

Come si fa a riconoscere le foglie?
Non è un mistero, è solo un po' impegnativo e ci vuole attenzione!!!!!!!!!!!
Si deve guardare:
  1. Il margine
  2. La forma
  3. La dimensione
  4. L'attaccatura
  5. Se è pungente o morbida e liscia
Esamino le foglie delle piante che abbiamo osservato con la guardia forestale.
Comincio da quelle aghiformi.

IL PINO SILVESTRE


  • Il suo margine è lineare, cioè liscio.
  • È lunga 4-5 cm.
  • La sua attaccatura è sessile.
  • È una conifera.
  • I suoi aghi sono attaccati a due a due.

IL GINEPRO

  • È aghiforme.
  • Il suo margine è lineare.
  • È lunga circa 2-2,5 cm.
  • È un'attaccatura sessile.
  • È una conifera.
  • Ha degli aghi molto pungenti.

L'ABETE BIANCO

  • Il suo margineè lineare.
  • La sua foglia è lunga circa 1,5-2 cm.
  • È sessile.
  • È una conifera.
  • Nella parte inferiore si intravvedono due strisce bianche.
  • Sono disposte una di fronte all'altra.
  • È aghiforme.


IL LARICE

    • È lunga circa 1,5-2 cm.
    • È lineare.
    • È una conifera.
    • È molto morbida e liscia.
    • La sua forma è aghiforme.
    • Attaccate a ciuffetti con un peduncolo.

L'ABETE ROSSO

  • È un'aghiforme.
  • È una foglia picciolata.
  • È lineare.
  • È lunga circa 1,5-2 cm.
  • È sessile.
  • È una conifera.

GIORGIA

Friday, October 22, 2010

Impariamo a riconoscere le piante nel Bois de La Tour

Venerdì 15 Ottobre 2010, siamo andati nella pineta di Saint-Nicolas con Osvaldo, una guardia forestale. Ci ha spiegato come riconoscere alcune piante: il pino silvestre, l'abete bianco, l'abete rosso, il ciliegio, il sorbo montano, il castagno,...
Pino silvestre
Il pino silvestre ha alcune caratteristiche che le altre piante non hanno ed è proprio da quelle che lo si riconosce. Ha sempre 2 aghi attaccati insieme, il tronco è rugoso e abbastanza "ondeggiato" e curvo e i rami sono "brutti" cioè non sono uniformi. È una conifera.
Pioppo italico
Il pioppo italico è un albero non molto diffuso qui a Saint-Nicolas. Una volta ce n'erano di più e adesso ce ne sono solo più 3 perché ha un difetto: marcisce all'interno e allora rischia di cadere. Come si fa a riconoscere un pioppo italico? È molto alto, ha delle foglie piccoline un po' a forma di cuore. È una latifoglia.

Abete bianco


L'abete bianco non cresce molto a Saint-Nicolas perché ama l'ombra e per questo nasce sotto agli altri alberi. Per riconoscerlo bisogna osservare gli aghi che hanno delle righine nella parte inferiore e non ci sono aghi né sopra né sotto il ramo ma solo sui lati. È una conifera.
Abete rosso
L'abete rosso ha un tronco e dei rami molto uniformi, la chioma è a forma di cono. La corteccia è rugosa. Gli aghi sono attaccati al ramo uno ad uno. È una conifera.


Il larice
Il larice è una conifera, ma in inverno perde gli aghi. I suoi aghi sono attaccati al ramo a ciuffetti e non sono pungenti. Fa delle pigne piccole e quasi rotonde.


La roverella

La roverella è molto facile da riconoscere per la forma delle sue foglie. Quando sulle foglie della roverella degli insetti fanno una puntura, la pianta per difendersi fa una grossa pallina, la galla. Il frutto della roverella è la ghianda di cui sono ghiotti alcuni animali soprattuto gli scoiattoli e le ghiandaie. Perdono le foglie in primavera quando spuntano quelle nuove. È una latifoglia.

Il castagno
Il castagno nella pineta di Saint-Nicolas non cresce molto perché il suo posto ideale è sotto i 1000 m s.l.m.

La betulla
Per riconoscere la betulla di solito si guarda la corteccia che è di colore bianco o se no si possono guardare le foglie che sono a forma di cuore.

Il pioppo tremolo

Il pioppo tremolo si chiama così perché quando c'è il vento le foglie fanno un lieve rumore. Ha la corteccia grigio-verde e molto liscia. Le foglie sono a forma di cuore e hanno il picciolo per attaccarsi. È una latifoglia.

L'acero
L'acero ha una foglia molto grande e generalmente a 5 punte. Sulla bandiera del Canada è rappresentata una foglia dell'acero perché ce ne sono molti. È una latifoglia.

Il ginepro

Il ginepro ha dei piccoli aghi, ma molto pungenti: delle bacche blu che non sono velenose ma molto amare. Una volta e anche adesso si usano per fare la marmellata consigliata per far passare il mal di stomaco. È un cespuglio.

Il sorbo montano



Il sorbo montano ha delle foglie abbastanza grandi. È una latifoglia.

Il frassino
Le foglie del frassino sono attaccate parallelamente su una nervatura principale, su un rametto, di solito, ci sono tante foglioline.
anaïs

Thursday, October 21, 2010

Avete tutti fatto la giornata dell'alimentazione?



Noi sì; abbiamo fatto il reblec a scuola.

Lo sapete che il reblec è molto sano e fa bene alla salute?

Lo abbiamo fatto con del latte appena munto che hanno portato Carlotta e Rémy.

Il reblec è molto buono, provate a farlo e sarete soddisfatti !!!!!!!!!
...lo si legge sulle nostre facce...!!! VERO???
Anaïs

Tuesday, October 19, 2010

CENTENAIRE DE LA MORT DE CERLOGNE

Lundi 4 octobre, la commune et toute la région ont rappelé les 100 ans de la mort du poète valdôtain Jean–Baptiste Cerlogne.
Pour commencer, les enfants de la maternelle ont posé une gerbe de fleurs sur la tombe du poète.
A dix heures, une messe en français a été celebrée par Don Aldo et Don Ivano.
Ensuite nous sommes montés au village de Cerlogne avec le bus scolaire.
Là-haut il y a les restes de la maison natale de Cerlogne.
Les autorités ont fait leurs discours.
Nous, nous avons recité la poésie “Le catro séizón” et chanté “La dezarpa”.
Dans la salle du Conseil de la commune a été posé un buste de l’Abbé Cerlogne sculpté en bois par Barmasse. Et pour finir nous avons bien apprécié les gourmandises servies avec l’apéritif .
Classe de troisième

Friday, October 15, 2010

Il rospo

Giulio ha portato un rospo femmina in classe.
Abbiamo visto dei video in cui, tra l'altro, dicevano che il nome comune dei rospi è Bufo bufo.
Il rospo ha delle zampe lunghe per saltare e nuotare.
Il rospo quando è ancora un uovo, vive nell'acqua, quando diventa grande, vive sulla terra negli ambienti umidi.


I suoi predredatori sono il serpente, la biscia, uccelli rapaci.
Il suo cibo sono gli insetti , i vermi.
Quando si accoppiano, la femmina sta sotto e il maschio viene portato sulle spalle perché è molto più piccolo.
La metamorfosi del rospo
Il rospo è da piccolo un girino, poi si formano le zampe posteriori, dopo quelle anteriori e la codina sparisce. In questo momento è pronto a vivere sulla terra.
Vincenza

Thursday, October 14, 2010

GIORNATA DELL'ALIMENTAZIONE: facciamo il formaggio


Oggi, giovedi 14 ottobre 2010, è la giornata dell'alimentazione. La maestra Silvana, per l'occasione, ha deciso di fare il formaggio reblec.

Ingredienti:

quattro litri di latte, due cucchiaini di caglio, una forma con i fori, un termometro per alimenti (un foglio con le istruzioni.)

Procedimento:

  1. mettere il latte nella pentola
  2. mescolare il latte sul fuoco e controllare il termometro
  3. scaldare fino a 36 o 37°C
  4. aggiungere il caglio e mescolare

  5. aspettare 45 minuti
  6. controllare se il latte è cagliato
  7. tagliare con un cucchiaione sempre dall'alto al basso
  8. versare il contenuto della pentola dentro una forma bucherellata
  9. lasciare colare il siero

Il reblec è pronto.

Ognuno di noi ha mangiato il reblec: a qualcuno è piaciuto tantissimo, invece a qualcuno non è piaciuto tanto.

Conclusione:

Il reblec è un alimento sano e nutriente.

Il reblec è un alimento naturale ottenuto con il latte fresco.

Così abbiamo partecipato anche noi alla giornata dell'alimentazione.


Amélie, Antonio, Giulio e Mohammed

Friday, October 08, 2010

Le centainaire de la mort de Jean-Baptiste Cerlogne

Lundi, 4 octobre 2010, nous sommes allés à la fête du centenaire de la mort de Jean-Baptiste Cerlogne.
À 10.00 nous sommes allés à l'église. Giorgia, Carlotta, Anaïs et Vincenza ont servi la messe. La cérémonie était en français parce que Jean-Baptiste Cerlogne parlait en français et en patois.
Après nous sommes allés à Cerlogne, là où la maison de Jean-Baptiste Cerlogne a été brûlée par les nazi-fascistes en 1944.
Nous avons chanté "La desarpa" et récité une poésie "Le catro séizón" qui a été écrite par lui même.


Giorgia, Anaïs et Uriel ont lu la plaque commémorative.
Après nous sommes allés à la maison communale, parce que un sculpteur avait réalisé un buste de Jean-Baptiste Cerlogne.
Enfin nous sommes allés au Châlet pour l'apéritif : que de bonnes choses il y avait !!!
Giorgia
Les artemias


Mardi Eloè a porté a l'école une boîte en carton.
Elle a dedans : les oeufs d'artemias, le sel pour saler l'eau, la nourriture et un petit aquarium.
Les oeufs peuvent survivre 10 ans sans contact avec l'eau.
Voilà la procédure pour les faire naître:

1-mettre l'eau dans l'aquarium
2-mettre le sel dans l'aquarium
3-attendre 48 heures
4-mettre les oeufs

Ici Eloè met une cuillère d' oeufs dans l'aquarium.

Nous sommes curieux !!!


Nous attendons avec impatience.

A eun sièclle de la moo de Batita de Frantsoù

Lo 4 ottobre 1910 l'è moo Jean-Baptiste Cerlogne. L'è mancó a La Cura, la méizón di prî Emile Bionaz. Lo 4 ottobre 2010, no méinó de l'ecoula n'èn apreustò la tsanhón "La désarpa", la poézìa "Le quatro Séizón" que l'ayè icrì llu mimo, é Anaïs, Uriel é Giorgia l'an lli su la placca.

Can n'èn tsantó lo sènteucco l'a tsantò étò avouì nò. Dèzò la plodze no tsantoon la dézarpa é le metresse que dirijoon avouì lo parapleu. I mèntèn di pebleeque l'ii euncò l'assesseur Laurent Viérin é lo présidan de la Valóda.
Carlotta

Thursday, October 07, 2010

Le vatse vignon bo di Breuille

LA DÉZARPAEun per de dzor fa n'èn dezarpó. Lo premì l'î Danilo, lo berdjé, é dirì llu l'î la rèina di courne Ortica. Aprì l'ìon totte le-z-otre vatse avouì la rèina di lasì é d'otre tri berdjé : Filippo, Jhon é Anton.
Aprì no-z-e sèn arihó pe lo pro derzò lo chalè pe maènda. Aprì medjà sèn tornó partì pe allé eun Vian.


N'èn fa partì le vatse dirì Danilo. Le bosquè l'ion pomì tan dzèn mé bon sèmpre mi0ù que rèn. Aroo eun Vian n'èn comènchà a arié.
Dze lamo tan la dezarpa é si contènta que le vatse l'an dezarpó pe possai allé i boi.
Anaïs

Disegno delle mele

Per la festa delle mele di Gressan abbiamo fatto dei disegni.
Questo è della prima:
rappresenta gli elfi che vivono in una mela, l'hanno fatto tutt0 con le tempere e ha vinto anche il primo premio.
Questo della seconda, rappresenta le mele in campeggio.
Questo è di terza: rappresenta le mele che giocano nel bosco.
La quarta si è sbizzarrita a fare le mele pompieri.
Noi di quinta abbiamo fatto le mele che fanno i fieni.Uriel